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mercoledì 4 gennaio 2012

E si finisce come naufraghi

A volte è utile tuffarsi in sapori lontani, così distanti da poterli confondere per nuovi. In quell'istante le pupille ondeggiano come barche sulle onde del mare e la mente come un gabbiano si innalza in un volo di libertà. Il sole è vicino e scalda coi suoi raggi. Ma i sogni si sa non sono eterni e presto una tempesta ci sorprende e ci riporta a riva. Ci ritroviamo così come naufraghi in cerca di una via di fuga con l'unica differenza che non è il nulla a spaventare, ma il troppo.