Barlume familiare
Sconfitto dalle mie paure mi volgo addietro
ed ecco di ricordi un fragile vetro.
Vedo il prima, ma non il poi
eppure siete ancora qui, tutti voi!
Mari di carte mi cingono attorno
così che veda solo la notte e mai il giorno.
Ma tra subdole stelle un riso lontano:
mi allungo, lo afferro, lo stringo in mano.
Spariti gli inganni, dissolti i timori,
ecco la luce, ecco i colori.
Non sono più solo oramai,
ma circondato di amici e i migliori che mai!